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Sembra assurdo che nel 2018 la sicurezza sul posto di lavoro sia ancora una priorità sociale. Tuttavia i numeri non lasciano scampo all’interpretazione. Secondo l’osservatorio indipendente di Bologna, le morti sul lavoro registrate in Italia da gennaio a oggi sono già molte di più rispetto al 2017. Ad aprile se ne calcolavano già 151. Un triste necrologio costantemente aggiornato dal blog CADUTI SUL LAVORO. Eppure non possiamo dire che nulla sia stato fatto. Il dlgs. 81/2008, noto come TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, è stato varato in Italia 10 anni fa  al fine di proporre un sistema di gestione della sicurezza e della salute in ambito lavorativo preventivo e permanente, definendo in modo chiaro le responsabilità e le figure di riferimento in ambito aziendale.

Il testo è uno strumento prezioso perché

  • funge da vademecum per le aziende e i manager di impresa;
  • serve al legislatore per orientarsi in caso di incidente;
  • regola attività e responsabilità all’interno della stessa azienda.

Morti sul lavoro in Europa

Velo nero sull’Europa: le morti sul lavoro ancora troppo alte. La situazione è nefasta in tutto il continente. Per questo Il 21 aprile è entrato pienamente in vigore il nuovo Regolamento UE 2016/425: 48 articoli e 10 allegati per disciplinare i dispositivi di protezione individuale (DPI) messi a disposizione sul mercato europeo, siano essi prodotti nell’Unione europea o importati da un Paese terzo. L’obiettivo è stabilire requisiti per la progettazione e la fabbricazione che garantiscano la protezione della salute e della sicurezza degli utilizzatori; importante novità è che ora le regole sono identiche in tutti gli Stati membri.

Per raggiungere i suoi scopi, il dlgs. 81/2008, modificato dal dlgs. 106/09, dispone di un complesso apparato sanzionatorio che contempla i diversi profili di responsabilità penale, civile e amministrativa, in cui il datore di lavoro, un manager o un funzionario possono incorrere per presunte o reali violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Morti sul lavoro: conseguenze e assicurazioni per aziende e manager

Le conseguenze per le aziende e per i manager possono essere gravi. A seguito di un incidente il soggetto puó incorrere in sanzioni e pene di tipo detentivo, pecuniario o applicazioni di tipo accessorio (sospensioni, interdizioni e divieti). Nei casi più gravi scatta anche la presunzione di una responsabilità in capo alla persona giuridica ex dlgs. 231/01 perché omicidio colposo (art. 589 c.p.) e lesioni personali colpose gravi o gravissime (art. 590 c.p.), commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro: i cosiddetti reati presupposto.

È chiaro che un incidente sul lavoro è sempre una disgrazia dove a pagare il prezzo piú caro è il lavoratore e la sua famiglia che giustamente richiederà un risarcimento danni all’azienda e/o al datore di lavoro avviando una procedure civile e penale al fine di verificare la reale messa in sicurezza dei dipendenti e del luogo di lavoro. Tuttavia va considerato che esistono lavori pericolosi a prescindere dall’applicazione delle norme di sicurezza ed è innegabile che la fatalità riguarda l’imprevedibile.

D&O, RCT e Management

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Big Insurance Brokers è specialista della tutela dei professionisti e delle aziende. Da sempre assicuriamo i rischi legali connessi alla normative del dlgs 81/08, comprese le “complicazioni” dovute all’applicazione del dlgs 231/2001, quando cioé ci sia il sospetto che l’azienda abbia violato le norme sulla sicurezza e la salute sul lavoro per un proprio vantaggio o interesse. Parallelamente le nostre polizze tutelano anche il patrimonio aziendale e personale dell’assicurato cosí da non ledere il benessere aziendale, la continuità produttiva e la vita personale e professionale dello stesso. Per non cadere nel baratro dell’incertezza.

*Le informazioni riportate non costituiscono contratto e non impegnano il broker o l’assicuratore per il quale valgono le condizioni contrattuali sottoscritte tra le parti. Leggere attentamente il set informativo di polizza prima della sottoscrizione.

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