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L’attualità conferma che le nuove leggi introdotte in ambito assicurativo per il settore socio-sanitario non sono state fatte a caso. Ecco perché possiamo parlare di una rivoluzione positiva pro infermieri e OSS.

L’introduzione di una norma che rende obbligatoria per gli infermieri stipulare un’assicurazione RC ha di certo generato nei professionisti una serie di opinioni contrastanti. Da un certo punto di vista la normativa va ad infliggere nuovi costi agli operatori sanitari. Tuttavia l’attualità stessa ci fa comprendere l’importanza di una polizza assicurativa infermieri che li tuteli nel corso della propria attività.

Risale alla notte tra il 22 ed il 23 aprile 2011 la morte di Antonio Folino, un ragazzo di 26 anni dopo un’operazione chirurgica eseguita in reparto dopo la mezzanotte. Alle ore 02.50 un arresto cardiaco poneva fine alla sua vita. I fatti hanno coinvolto due medici e due infermieri, dipendenti dell’Azienda “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro.

La vicenda è stata esaminata a lungo dal tribunale che si è espresso assolvendo il chirurgo ed il medico di reparto, e condannando i due infermieri in turno nel reparto di degenza dove Antonio ha perso la vita.

Omessa la presa in carico del paziente ed ogni prestazione sanitaria in termini di monitoraggio post operatorio e delle funzioni vitali, nonché in termini diagnostici e terapeutici, “con condotta qualificabile in termini di completa inerzia ne cagionavano il decesso”, la pena è di sei mesi di reclusione e risarcimento del danno subìto da liquidarsi in separato giudizio civile.

Non sappiamo lo stato assicurativo dei due infermieri, ma di certo, appare chiaro, in un caso del genere, come una copertura assicurativa possa rivelarsi salvifica per la tutela della professione e del patrimonio personale. 

Va inoltre specificato che la polizza garantisce la retroattività e pertanto risponderebbe a un caso avvenuto nel passato. Nella fattispecie, la polizza RC infermieri assolve di norma la colpa grave con retroattività fino a 10 anni per i dipendenti di strutture sanitarie pubbliche e quindi gli infermieri in questione si troverebbero coperti per la questione in corso.

Va detto che se i due infermieri fossero stati dipendenti da struttura privata, la retroattività sarebbe stata a loro discrezione per un minimo di tempo che va da 2 anni fino a una copertura illimitata (suggerita per chi ha maturato oltre 10 anni di attività). Questo perché la storia insegna che il sinistro non è sempre contemporaneo con il danno denunciato (come, ad esempio, il caso di chi si è trovato in corpo una garza lasciata all’interno dell’organo su cui è stato compiuti un intervento chirurgico).

La Terra dei Cachi, @Elio e Le storie Tese, Sanremo 1996

I casi di disattenzione in sala operatoria e nelle corsie ospedaliere sono fatti quotidiani. Alcuni sono stati persino messi in musica. Come ne “La terra dei cachi”, canzone di Elio e le Storie Tese vincitrice di Sanremo 1996. Ve la ricordate?

Alla luce di questa vicenda appare chiaro che arricchire una polizza RC professionale con una polizza di Tutela Legale sia caldamente consigliato al sottoscrittore: per quanto riguarda la tutela legale per gli infermieri BIG Insurance Brokers prevede 2 massimali, 30.000 e 50.000 euro (importo totale annuo) con un premio rispettivamente di 25 e 35 euro all’anno. Un costo/beneficio che fa della polizza di tutela legale più un’opportunità che un costo. Non siete d’accordo? 

Per saperne di più sulle offerte di BIG Insurance Brokers e sulle novità assicurative introdotte dalla Legge Gelli-Bianco prima e dal DDL Lorenzin dopo,  vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento

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*Le informazioni riportate non costituiscono contratto e non impegnano il broker o l’assicuratore per il quale valgono le condizioni contrattuali sottoscritte tra le parti. Leggere attentamente il fascicolo informativo di polizza prima della sottoscrizione.

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