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Commercialisti in sciopero. La possibilità di un’astensione volontaria diventa realtà. Come annunciato lo scorso 6 agosto è stata proclamata l’astensione collettiva della categoria dei Commercialisti ed Esperti Contabili dall’attività professionale e dalla presenza in udienza presso le commissioni tributarie provinciali e regionali dal 15 al 22 settembre.

Le motivazioni dell’azione di protesta, riferiscono i sindacati aderenti (Adc, Aidc, Anc, Andco, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec e Unico), sono “le reiterate lesioni delle prerogative professionali degli iscritti all’Ordine” e “il pervicace ed immotivato rifiuto ad accogliere l’istanza di proroga al 30 settembre 2020 dei versamenti derivanti dall’autoliquidazione dei modelli dichiarativi”.

A nulla è valso quindi l’incontro dello scorso 2 settembre tra il presidente del Cndcec, Massimo Miani, e il presidente della Commissione finanze Luciano D’Alfonso, in cui Miani ha difeso il lavoro svolto dai commercialisti durante il lockdown, un impegno gravoso quanto prezioso.

E’ così che il 15 settembre, dalle 11 alle 13, i commercialisti si ritroveranno in piazza dei Santi Apostoli a Roma e, contemporaneamente, presso le singole sedi locali. Per aderire il commercialista è stato invitato ad avvisare preventivamente il cliente (entro il 4 settembre) e la segreteria della commissione tributaria con 48 ore di anticipo;  per quanto riguarda le udienze in commissione tributaria invece, l’astensione potrà essere dichiarata dal professionista anche personalmente all’inizio dell’udienza. Ma un black out contabile di 8 giorni può rivelarsi dannoso per il cliente impossibilitato  a pianificare il proprio calendario in funzione dello sciopero sindacale. E il danno potrebbe ricadere sullo stesso commercialista, impegnato suo malgrado a far valere le proprie ragioni.

Miani : “Costretti a protesta forte”

Così titolava l’approfondimento apparso sul portale Press Magazine dedicato a dare voce e diffondere informazioni relative al mondo della professione economica e del sistema sociale. “(…) Se il Governo si mostra del tutto sordo alle ragionevoli richieste che avanziamo – aveva indicato il presidente del Consiglio Nazionale dei commercialisti  Massimo Miani – ci vediamo costretti a chiamare la categoria alla mobilitazione e a forme di protesta forti”. Per questo, ha proseguito “appoggiamo in pieno le iniziative annunciate per settembre da tutte le sigle sindacali della categoria. È il momento di chiamare a raccolta i 120mila commercialisti italiani. Il loro responsabile impegno quotidiano al fianco di cittadini e imprese merita quel rispetto che la politica ci nega da troppo tempo”.

Commercialisti: maggiori doveri, maggiori rischi

Non sta a noi schierarci, ma comprendiamo la difficoltà di chi si fa carico della salute economica delle imprese e dei cittadini assumendosi perlopiù gli oneri che i cambiamenti legislativi determinano sulla vita fiscale del paese nei confronti di imprese, partite iva e cittadini.

730, 740, IVA, INTRASTAT, detrazioni fiscali, agevolazioni fiscali, ammortamento, dichiarazione dei redditi, dichiarazione IRAP, ravvedimento operoso, fatturazione elettronica, contabilità, regimi fiscali… le attività che un commercialista compie sono molteplici e tutte comportano un rischio. Il lavoro del commercialista non ammettere margini di errore: un numero sbagliato, l’applicazione di una regola superata, la mancata trasmissione di un dato importante può compromettere tanto il cliente quanto il professionista che dovrà infine rispondere a proprie spese del danno fatto.

Il valore di essere Commercialista

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Fisco e covid: il caso del DL Rilancio

Con l’emergenza covid e il lock down, riforme e decreti sono stati all’ordine del giorno. Sono state conferite agevolazioni e rimandati termini di pagamento, sono sati elargiti bonus e definite nuove misure fiscali portando l’attività del commercialista a subire una grande impennata e creando una congestione di attività. A queste già note difficoltà si aggiunge una evidente difformità tra proposte e scadenze.

Ultima (ma non unica) è la proposta del Superbonus (ossia Ecobonus e Sismabonus maggiorati) al 110% entrato in vigore dal 1 luglio 2020, secondo l’articolo 119 del decreto Rilancio: un incentivo utile se non fosse che mancano i provvedimenti attuativi delle Entrate, per cui i contribuenti al momento non possono utilizzare l’agevolazione fiscale. La legge di conversione è in questo momento in discussione alla commissione Bilancio della Camera, e in materia sono state presentate decine di emendamenti tra cui proposte per allungare il periodo in cui si può utilizzare l’agevolazione, estensione a nuovi lavori, semplificazioni, ma non c’è nulla di definitivo.

E’ chiaro come ormai il problema non sia più solo l’esecuzione del lavoro richiesto, l’impossibilità di eseguirlo nei tempi stabiliti o l’aumento della percentuale di rischio nel fare il necessario in maniera scorretta. Il commercialista sta in un mare in tempesta, forte delle sue competenze, ma senza una bussola a indicargli la rotta.

Fortunatamente per tutti i dottori commercialisti e gli esperti fiscali, il mondo assicurativo ha formulato risposte concrete di copertura atte ad assumere l’onere del rischio qualora si dovessero presentare richieste a danno del commercialista. In questo momento in cui le polizze RC professionali di categoria si trovano in fase di rinnovo, è bene che il commercialista si faccia guidare negli strumenti dedicati a preservare la propria attività al riparo dai rischi intrinseche del suo operato. E’ bene anche riformulare sul ventaglio delle coperture e definire in base al giro d’affari e alla tipologia di cliente che il dottore commercialista o lo studio associato vantino nel proprio portfolio al fine di individuare la formula assicurativa più appropriata e vantaggiosa.

Big Insurance Brokers fa proprio questo: valutare insieme al cliente ciò che più conta, al fine di garantirgli serenità, continuità, lucidità. Per un business destinato a durare nel tempo.

Per tutti i professionisti, inclusi Commercialisti ed Esperti Contabili, formuliamo risposte concrete di copertura assicurativa atte ad assumere l’onere del rischio qualora si dovessero presentare richieste di danno. Le nostre soluzioni assicurative coprono tutti i tipi di Professione in linea con le leggi vigenti e sono continuamente aggiornate alle nuove normative disposte dagli organi costituenti. Ciò è possibile grazie a una collaborazione continua e inesauribile con gli Ordini Professionali di tutto il territorio nazionale, una collaborazione importante sia in termini di sottoscrizione delle polizze assicurative che in termini formativi.

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