Nel settore socio-sanitario, il concetto di rischio è concreto. Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), le fondazioni e i centri di cura operano H24 su un target fragile, come anziani, cronici, non autosufficienti. Da qui nasce un profilo di rischio multilivello.
Ogni giorno infatti decisioni cliniche, gestionali e organizzative possono generare conseguenze legali, patrimoniali o reputazionali. Per questo motivo, scegliere tra le migliori assicurazioni per RSA e strutture sociosanitarie rappresenta, oltre ad un adempimento burocratico, un pilastro della governance aziendale e della tutela del rischio.
Dalla responsabilità medica a quella amministrativa, dagli infortuni del personale ai danni subiti dagli ospiti, la copertura assicurativa migliore è ciò che permette di garantire continuità di servizio, sostenibilità economica e protezione delle persone.
L’importanza di una polizza RSA completa
Secondo dati ISTAT del 2023 in relazione a “Strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie”, i presidi residenziali attivi in Italia sono 12.363, con circa 407.957 posti letto e 362.859 ospiti totali; di questi oltre tre quarti sono over-65.
Trend e segnali da considerare:
- Nel Rapporto Clusit inerente all’anno 2024, gli incidenti cyber globali risultano 3.541 (+27,4% sul 2023) e gli episodi verso il settore Healthcare sono cresciuti del +18,9%: la sanità resta tra i comparti più esposti per impatto su dati clinici e continuità dei servizi.
- Le cadute dei pazienti e gli errori terapeutici gravi rientrano tra gli Eventi Sentinella del sistema nazionale SIMES e costituiscono indicatori prioritari di sicurezza.
- Inoltre nei rapporti istituzionali è evidenziato un fenomeno crescente di aggressioni/insulti al personale sanitario e sociale; dato che evidenzia la necessità di strategie preventive strutturate.
Nota di trasparenza: alcuni indicatori (eventi sentinella, aggressioni, cyber) sono di comparto sanitario e non esclusivi delle RSA, ma sono altamente rilevanti per il contesto residenziale.
RSA e assicurazioni: cornice normativa e obblighi
Il quadro legislativo che regola la responsabilità delle RSA si fonda principalmente sulla Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017) e sul D.Lgs. n. 232/2023.
Queste norme hanno ridefinito in modo organico la gestione del rischio sanitario e l’obbligo di assicurazione per tutti i soggetti che operano nell’ambito della salute, incluse le strutture socio-sanitarie e i professionisti che vi prestano servizio.
In base alle normative, tutte le RSA, fondazioni e strutture accreditate sono tenute a stipulare una polizza di responsabilità civile verso terzi e verso prestatori d’opera, che copra i danni causati a pazienti, ospiti e dipendenti.
Fra gli obblighi introdotti, la normativa specifica che anche gli operatori sanitari, anche se dipendenti, devono essere coperti in caso di colpa grave.
Le polizze devono inoltre essere stipulate in forma claims-made, con un periodo minimo di retroattività e ultrattività di dieci anni, così da garantire la tutela anche per eventi avvenuti o denunciati in tempi diversi.
Questo impianto normativo sposta la prospettiva dalle assicurazioni per RSA da strumento difensivo a leva strategica di gestione del rischio clinico e organizzativo, in linea con gli standard richiesti da Regioni e Ministero della Salute.
La responsabilità delle RSA e delle case di riposo: tra cura, gestione e tutela degli ospiti
Come anticipato, le RSA e le strutture sociosanitarie operano in un contesto ad alta esposizione al rischio, dove la responsabilità professionale si intreccia con quella gestionale e patrimoniale.
Le aree di rischio che una struttura deve presidiare sono molteplici e spesso interconnesse: la responsabilità medica e infermieristica, che comprende errori diagnostici o terapeutici; quella amministrativa, che include omissioni organizzative o carenze nella vigilanza; e ancora, i rischi patrimoniali e reputazionali, che possono derivare da contenziosi con familiari o da eventi mediatici.
A questi si aggiungono la tutela dei dati sensibili, per possibili violazioni del GDPR o accessi non autorizzati, e la sicurezza fisica di ospiti e dipendenti, che può spesso essere compromessa da cadute, errori di terapia o infortuni accidentali.
Una polizza assicurativa completa e aggiornata per RSA quindi consente di mitigare questi diversi rischi, proteggendo la struttura, il personale e la propria reputazione.
L’obiettivo è quindi ad ampio spettro: preservare la continuità operativa e la fiducia dei pazienti, due elementi essenziali nel settore dell’assistenza.
Quando si definiscono complete le assicurazioni per RSA e fondazioni sociosanitarie
Assicurare una RSA significa proteggere un ecosistema complesso: dagli ospiti al personale, dai servizi clinici al patrimonio materiale, fino alla continuità operativa. Le polizze devono quindi rispondere a esigenze integrate, attraverso coperture obbligatorie e facoltative calibrate sulla realtà della struttura.
Coperture obbligatorie
Ogni RSA dovrebbe prevedere almeno queste garanzie di base:
- Responsabilità Civile verso Terzi (RCT): protegge da danni a visitatori, fornitori, volontari o collaboratori durante le attività quotidiane della struttura.
- Responsabilità Civile verso Prestatori d’Opera (RCO): copre gli infortuni del personale durante lo svolgimento delle attività lavorative, comprese le uscite con gli ospiti o gli accompagnamenti.
- Responsabilità Civile Sanitaria (consigliata e/o necessaria per accreditamenti): tutela la struttura dai danni causati a pazienti o ospiti da errori medici, omissioni o negligenza professionale, inclusa la colpa grave. Include la tutela legale del personale sanitario in caso di procedimenti civili, penali o amministrativi e supporta la gestione di eventuali eventi sentinella. Nota: la RC Sanitaria non è sempre obbligatoria per legge, ma in molte regioni e per specifici accreditamenti è richiesta o fortemente consigliata.
Garanzie facoltative ma strategiche
Per rafforzare la resilienza della struttura e garantire continuità operativa, alle obbligatorie si possono affiancare garanzie facoltative di rilievo:
- D&O (Responsabilità Amministratori e Dirigenti): protegge il management da azioni di responsabilità civile o penale derivanti da errori gestionali, violazioni normative o omissioni nella governance.
- Polizza Cyber Risk: copre dati e sistemi informatici da attacchi, ransomware o interruzioni dei servizi digitali, includendo spese per notifiche al Garante, consulenze forensi e ripristino dei sistemi. Garantisce così la continuità operativa digitale della struttura.
- Property (tutela del patrimonio fisico): difende il patrimonio contro eventi materiali che potrebbero compromettere l’operatività, come incendi, esplosioni, allagamenti, guasti tecnici o atti vandalici. Eventi catastrofali (polizza cat-nat), come terremoti, frane o alluvioni, possono essere inclusi se la struttura è in aree a rischio.
- Polizza Business Interruption (BI): integra la property coprendo le conseguenze economiche di un evento avverso, garantendo continuità dei servizi essenziali. Comprende, per esempio: mancati ricavi, costi straordinari per il ripristino operativo, ricerca guasti e rimessa in funzione di impianti o apparecchiature.
Le assicurazioni per RSA sono davvero efficaci, quindi, quando combinano coperture obbligatorie e facoltative, creando un sistema integrato capace di proteggere la struttura dall’inizio alla fine della catena del rischio: dalle prestazioni sanitarie al patrimonio, fino alla governance e alla continuità assistenziale, sempre con attenzione ai rischi specifici e al contesto geografico in cui opera la RSA.
Gestione del rischio e qualità: un approccio integrato
La Legge Gelli-Bianco non si limita a imporre obblighi assicurativi, ma promuove anche una vera e propria cultura della sicurezza delle cure.
Ogni RSA, fondazione o centro di assistenza è infatti chiamato a implementare un sistema di gestione del rischio clinico che includa:
- monitoraggio e analisi degli eventi avversi
- formazione continua del personale su sicurezza e responsabilità professionale;
- protocolli di prevenzione
- collaborazione strutturata con il risk manager aziendale.
In questo contesto, le assicurazioni per RSA e case di cura diventano parte integrante del piano di Risk Management. Integrare gestione del rischio e coperture assicurative significa infatti passare da una protezione reattiva a una prevenzione strutturata, capace di rafforzare la qualità assistenziale e la reputazione della struttura.
Come scegliere la polizza giusta per una RSA
Ogni struttura ha una propria identità operativa e, di conseguenza, un profilo di rischio unico.
Per scegliere una polizza realmente adeguata, è necessario valutare con precisione una serie di fattori chiave:
- Tipologia di servizi offerti (assistenziali, riabilitativi, hospice, RSA aperta o integrata)
- Numero di ospiti e personale, con analisi dei volumi e della tipologia di attività;
- Presenza di unità sanitarie interne o reparti specialistici, che aumentano la complessità operativa
- Tecnologie e apparecchiature impiegate, in particolare quelle critiche per la continuità assistenziale
- Struttura giuridica e governance(fondazione, ente privato, cooperativa sociale, ente religioso), che influiscono su responsabilità e asset patrimoniali
- Ubicazione geografica e rischio ambientale, soprattutto per strutture in aree soggette a alluvioni, terremoti o eventi atmosferici severi
- Profilo storico dei sinistri, utile per calibrare massimali, franchigie e clausole di esclusione.
Sulla base di questi elementi, un broker assicurativo specializzato può costruire soluzioni modulari e proporzionate per garantirti protezione completa, continuità e sostenibilità nel tempo.
Il ruolo del consulente assicurativo: dalla polizza alla consulenza di rischio
Affidarsi a consulenti assicurativi indipendenti, come quelli di BIG Insurance Brokers, significa avere al proprio fianco partner in grado di:
- analizzare i rischi specifici della struttura con approccio tecnico-giuridico
- verificare la conformità delle coperture agli obblighi normativi vigenti e futuri
- negoziare le migliori condizioni sul mercato assicurativo
- fornire assistenza continuativa nella gestione dei sinistri e nei rapporti con le compagnie.
Proteggere oggi la continuità della cura con BIG Insurance Brokers
Garantire protezione a chi si prende cura degli altri significa preservare la missione stessa di ogni RSA: offrire assistenza sicura, dignitosa e sostenibile nel tempo.
Per questo BIG Insurance Brokers affianca fondazioni, enti e gestori del settore socio-sanitario nella costruzione di soluzioni personalizzate e concrete, trasparenti e orientate alla prevenzione del rischio, proteggendo il valore umano e sociale di ogni struttura.
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Le informazioni riportate non costituiscono contratto e non impegnano il broker o l’assicuratore per il quale valgono le condizioni contrattuali sottoscritte tra le parti. Leggere attentamente il set informativo di polizza prima della sottoscrizione.