Nel lavoro quotidiano di un dentista il rischio professionale è concreto e tutt’altro che remoto. Un trattamento contestato, una diagnosi imprecisa, un errore clinico o un imprevisto strumentale possono avere conseguenze legali e patrimoniali rilevanti. Per questo parlare di assicurazioni per dentisti non è una scelta accessoria, ma una misura essenziale di protezione personale e professionale.
Dall’implantologia all’ortodonzia, dalla chirurgia estetica alla conservativa, l’attività odontoiatrica può essere tra le più esposte a richieste risarcitorie, proprio per la delicatezza degli interventi e le elevate aspettative dei pazienti.
Proteggersi in modo adeguato significa quindi tutelare il proprio studio e la propria carriera.
Obblighi assicurativi e responsabilità medica: cosa prevede la legge
Dal 2017, con l’entrata in vigore della Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017), è stato introdotto l’obbligo di assicurazione per tutti i professionisti sanitari iscritti all’albo, inclusi gli odontoiatri.
L’obbligo si applica sia a chi esercita in forma autonoma, sia a chi lavora all’interno di strutture sanitarie pubbliche o private, salvo che sia già integralmente coperto da una struttura pubblica.
A partire dal 16 marzo 2025, con l’entrata in vigore delle prescrizioni del D.Lgs. n. 232/2023 (attuativo della Legge Gelli), vengono finalmente definiti i requisiti minimi delle polizze assicurative, tra cui massimali per sinistro, clausole contrattuali obbligatorie e obblighi informativi verso i pazienti.
Assicurazioni per dentisti e studi odontoiatrici: le coperture di base
Le assicurazioni per dentisti sono pensate per offrire una protezione completa, coprendo i rischi più comuni e rilevanti legati all’attività clinica. In linea con la normativa vigente e le prassi del settore assicurativo italiano, queste coperture rappresentano lo standard minimo necessario per operare con serenità.
Le garanzie principali incluse in un’assicurazione professionale per dentisti riguardano soprattutto i rischi legati all’attività in studio, tra cui:
- Responsabilità per trattamenti conservativi, ortodontici, implantologici e chirurgici
- Danni a terzi avvenuti nello studio (pazienti, visitatori)
- Spese legali per la difesa in procedimenti civili e penali
- Responsabilità civile nella gestione del personale e degli assistenti
Inoltre per essere conforme alla normativa, la copertura deve essere in forma claims-made e prevedere:
- Retroattività minima di 10 anni;
- Ultrattività di almeno 10 anni dalla cessazione dell’attività (pensionamento, decesso);
- Massimali minimi* pari a: €1.000.000 per attività non chirurgiche, €2.000.000 per attività chirurgiche, implantologia e chirurgia orale (*possono variare a seconda della compagnia e del rischio clinico personale).
Questi requisiti minimi, stabiliti dalla normativa, garantiscono una tutela effettiva sia per il professionista che per i pazienti.Il professionista ha inoltre l’obbligo di informare il paziente dell’esistenza della copertura assicurativa, come previsto dal D.Lgs. 232/2023.
Oltre la RC professionale: salvaguardare lo studio, i dati, gli strumenti
L’attività odontoiatrica moderna non è solo clinica, ma anche imprenditoriale e gestionale. Per questo, oltre alla copertura obbligatoria RC, è consigliabile integrare la protezione con tutele aggiuntive, pensate per coprire rischi indiretti o danni a beni strumentali e dati sensibili.
Tra le coperture facoltative e integrabili consigliabili troviamo:
- Assicurazione per strumenti e macchinari odontoiatrici, contro guasti, danni accidentali o furti;
- Cyber risk, anche con copertura per violazioni GDPR, perdita di dati clinici, attacchi informatici, con limiti ed esclusioni in relazione alle condizioni contrattuali;
- Polizza multirischio per lo studio odontoiatrico, contro incendi, allagamenti e danni da terzi;
- Polizza infortuni, per tutelare l’odontoiatra sia nell’attività professionale che nella vita privata;
- Tutela legale, alcune RC professionali non includono oppure includono solo una tutela base, e quindi è consigliabile valutare un’estensione, specie in caso di contenziosi complessi o prolungati.
Come scegliere la polizza giusta per un odontoiatra
Scegliere la polizza giusta non è mai semplice, perché ogni professionista ha esigenze uniche. Per questo non esistono soluzioni assicurative universali.
Ogni dentista può avere esigenze specifiche determinate da, per esempio:
- Tipo di attività svolta (generale, specialistica, chirurgica);
- Modalità operative (libero professionista, struttura privata, STP, collaborazioni, strutture con più soci o sedi;
- Presenza di collaboratori o assistenti;
- Utilizzo di tecnologie avanzate e software gestionali;
- Numero di pazienti gestiti e profilo di rischio clinico.
Per questo motivo, affidarsi a un broker assicurativo indipendente in grado di trovare la migliore polizza in base alle tue necessità è la scelta più sicura, in quanto collabora con più compagnie ed è quindi in grado di scegliere la soluzione più completa e conveniente.
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Le informazioni contenute in questo articolo sono di carattere generale e non costituiscono consulenza contrattuale o legale. I dettagli delle coperture assicurative possono variare in base alla compagnia, al profilo professionale e al tipo di attività svolta. Per valutare la soluzione più adatta, è sempre consigliabile consultare il set informativo e richiedere una consulenza dedicata. Le norme indicate sono soggette ad aggiornamenti.